Mancano pochi giorni all’attesissimo finale della seconda stagione di Il Patriarca, in onda su Canale 5 e in contemporanea su Mediaset Infinity. Titolo di successo diretto da Claudia Amendola in cui interpreta il protagonista Nemo Bandera. Intrecci, ricatti, segreti e infinite faide sono solo alcuni degli ingredienti di questa serie drammatica e poliziesca che tiene incollati milioni di spettatori ogni settimana.
Come si concluderà la seconda stagione di Il Patriarca e la guerra tra Nemo Bandera e Raoul Morabito?
Il Patriarca 2, le anticipazioni del finale
Nina (Giulia Schiavo) è contesa tra Daniel e Mario, il quale però continua a manifestare i suoi veri sentimenti a Lara.
Raoul Morabito e Nemo cercano alleati in Calabria per sferrare il colpo decisivo all’avversario. Elisa scopre la verità sulla morte del padre di Mario e questa scoperta rimette in discussione tutte le relazioni all’interno della famiglia Bandera.
Intervista a Giulia Schiavo, Nina Bandera ne Il Patriarca
Com’è cambiato il tuo personaggio tra la prima e la seconda stagione?
È mutato l’andamento di tutti i personaggi, ci son state tante evoluzioni inaspettate. Per quanto riguarda il mio personaggio, nella seconda stagione, ho sicuramente dovuto cercare “una nuova Nina”, un’altra personalità che ancora non era venuta a galla, andando a scovare nelle sue parti più oscure e tormentate, che poi sono quelle che abbiano tutti.
E com’è stato ritrovare tutto il cast per questa seconda avventura?
La troupe è fatta di persone stupende in tutti i reparti. Ritrovare un gruppo così affiatato è stato un piacere, un privilegio. Le riprese sono lunghe, parliamo di set che arrivano a durare anche 6 mesi e quando c’è una sintonia così positiva, tutto diventa più stimolante. Spero in una terza stagione anche solo per rivedere tutti.
Quindi una nuova Nina si porta dietro nuove sfide. Qual è stata quella più difficile?
Cercare quel suo specifico combattimento interiore tra bene e male. Questi personaggi sono tutti a servizio della struttura patriarcale che, purtroppo, regna nella famiglia Bandera e che crea un peso specifico in ogni personaggio. Vivere questo conflitto non è stato affatto semplice, questo voler costantemente cercare una libertà che a Nina viene negata. Nella seconda stagione è anche costretta a stare immobile nelle vecchie strutture patriarcali anche con l’idea di portare avanti una sua famiglia. Nina però è un essere libero, emancipata e alla ricerca di sé stessa. Ha tentato la fuga e poi si è ritrovata a rinunciare alle sue ambizioni, ai suoi desideri, legata a una persona che non la ama. Quando vive l’infatuazione per un altro ragazzo per cui prova un sentimento sincero si trova di nuovi in un amore impossibile alla Romeo e Giulietta. Insomma, non c’è mai una storia felice e per me è stato interessante andare a lavorare in questi spazi dell’animo.
E tu che rapporto hai con i tuoi sogni e le tue ambizioni?
I miei sogni hanno un forte legame con il sacrificio. Le cose non sempre sono arrivate da sole e facilmente. Ho sempre faticato per ottenere le mie soddisfazioni, ho una naturale propensione per l’arte, sono certa che questo sia il lavoro che mi rende felice. Inizialmente era un sogno più legato al teatro, stare a contatto con il pubblico in uno spazio condiviso mi piace tantissimo, forse per il mio passato legato più alla danza. Non avevo idea che mi sarei trovata a recitare per il cinema e la televisione, mi ha sorpreso e mi ha reso tanto felice.
Il Patriarcato ha una community attivissima sui social, come vivi questo rapporto diretto con il pubblico?
Non amo espormi troppo sul mio privato, specialmente sui social ma il pubblico è la cartina tornasole rispetto al lavoro che facciamo. Giri per mesi e, a volte, anche tanto tempo prima dell’uscita di un film o una serie e quando poi questo arriva al pubblico ti chiedi com’è andato, sarà piaciuto? Questo riscontro sui social arriva subito ed è molto utile. Da dentro non hai sempre la percezione reale, perché magari lavori con persone a cui vuoi bene e vedi tutto in maniera edulcorata ma il pubblico ti sbatte in faccia la realtà, nel bene e nel male e questo spesso serve. Cerco di avere un rapporto diretto con il pubblico che mi segue e mi scrive sul mio account Instagram, non solo nei commenti ma anche con i messaggi diretti e mi è capitato parecchie volte di commuovermi per ciò che leggevo.
Proprio rimanendo in tema social network, sul tuo account Instagram pubblichi molti riferimenti cinematografici, quali sono quelli che ti hanno formata o influenzata?
Domanda difficilissima perché sicuramente poi mi verranno in mente altri nomi. Ma così di getto sicuramente posso dire tutti i film di Meryl Streep e Jack Nicholson. Riescono ad arrivare in ogni tipo di film, che sia commedia o drammatico. Nicholson ha la capacità di portare sullo schermo uomini difficili che però alla fine ti commuovono. E Streep, beh penso a Kramer contro Kramer, il meraviglioso I ponti di Madison County, che vuoi dirle è immensa. Riferimenti italiani, una su tutti è Monica Vitti, proprio recentemente ho rivisto ‘Il dramma della gelosia’. Attori e attrici che nascono una volta ogni mai, i loro film non sono solo pellicole preziose, sono lezioni di recitazione. Ecco, aggiungo anche ‘Nuovo Cinema Paradiso’.
Chi chiami quando vuoi un feedback sincero e schietto sul tuo lavoro?
Senza nemmeno pensare rispondo con mia madre e poi la mia migliore amica storica che ora vive a Bologna. So che entrambe sono imparziali, mi conoscono nel profondo e non hanno paura di dirmi ciò che va detto.
Amici per caso è da poco arrivato su Paramount+ è sta andando benissimo, settimana prossima ti vedremo nel finale di stagione de Il Patriarca 2 e all’orizzonte cosa c’è?
Nel’anno nuovo uscirà un’opera prima di cui ho il ruolo di protagonista, un film di Francesca Schirru a cui tengo tantissimo, mi ha lasciato dentro un bagaglio importante. Con questo film è stato difficile tornare alla mia vita, staccarmi dal personaggio che interpreto, perché ha una storia drammatica e importante. È davvero un progetto che ho nel cuore e purtroppo, per ora, non posso aggiungere altro.
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