La storia di Modesta è potente, di quelle che ti spiazza e ti travolge. “L’arte della gioia” è una serie prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film e liberamente adattata dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi), rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero, la serie Sky Original, che è stata presentata nella selezione ufficiale di Cannes 77 a 100 anni dalla nascita della scrittrice siciliana, racconta la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. La serie è stata lanciata da Vision Distribution in tutte le sale cinematografiche italiane in due parti: la prima dal 30 maggio e la seconda dal 13 giugno.
Vincitrice del David di Donatello, del Nastro d’Argento, del Globo d’oro, del Ciak d’Oro e della Colpa Volpi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Valeria Golino è già stata a Cannes con i suoi film da regista, “Miele” e “Euforia”, entrambi selezionati nella sezione Un Certain Regard rispettivamente nel 2013 e nel 2018.
L’Arte della Gioia è scritta da Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo.
Modesta è interpretata con fresca maestria da Tecla Insolia (20 anni) che riesce a trasmettere con intensità e autenticità la complessità di un personaggio che ha vissuto almeno 100 vite. La sua performance è potente e coinvolgente, portando sullo schermo tutta la forza di un personaggio che si fa strada in un mondo in cui le donne sono relegate a ruoli marginali. Ambientata tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo, Modesta è una figura rivoluzionaria, una donna di un futuro che ancora dobbiamo vedere realizzato, e Insolia riesce a incarnare perfettamente questa visione. Altrettanto potente l’interpretazione di Jasmine Trinca nelle vesti della Madre Superiora Leonora, che protegge la piccola Modesta e che cerca di indirizzare verso la vita in convento. Il colpo di fulmine è per la Principessa Gaia Brandiforti interpretata da un’irresistibile Valeria Bruni Tedeschi. che sullo schermo porta una donna cinica, divertente, emancipata che darà a Modesta gli strumenti per essere finalmente libera.
La regia di Valeria Golino è un’espressione di eleganza e sensibilità. Golino riesce a bilanciare con grazia la narrazione drammatica con momenti di intensa bellezza visiva, creando un ritmo incalzante che cattura e tiene incollati allo schermo. Ogni scena riflette l’amore di Golino per questo romanzo, per i suoi personaggi e per gli attori che con elegante naturalezza porta a incarnare al meglio le parole di Sapienza.
Costumi e Location
I costumi, i tessuti accarezzati dalla luce e dall’ombra sono curati con estrema attenzione, contribuiscono a immergere lo spettatore nell’epoca e nei luoghi in cui si svolge la storia di Modesta. Ogni abito è un’opera d’arte, riflettendo la personalità dei personaggi e l’atmosfera dei vari momenti storici. Le location, scelte con grande cura, spaziano da paesaggi siciliani mozzafiato a interni ricchi di fascino storico, contribuendo a creare un mondo visivo vibrante e credibile.
Dal Cinema alla TV
Il progetto de “L’arte della gioia” è quindi presentato come un film in due parti, uno spettacolo da gustarsi in sala in tutte le sue sfaccettature per poi goderlo in formato serie tv il prossimo autunno su Sky e NOW. La decisione di trasmetterla su Sky in autunno rende giustizia alla qualità cinematografica della produzione, offrendo al pubblico un’esperienza visiva di alto livello. La prima parte è uscita al cinema il 20 maggio, la seconda uscirà il 13 giugno.
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